Redazione contenuti per il web

Secondo internetlivestats.com i siti esistenti (il dato è inferiore per quelli attivi) ad oggi sono circa 1,5 miliardi; al di là dei numeri sarà chiaro a tutti e soprattutto a chi ricorda i rumori del 56k che questo dato è destinato a crescere anche grazie al crescente accesso alle tecnologie legate al web e grazie alla “cultura web” che ci permea.

Questo dato evidenzia una necessità che potrà apparire banale a chi ha in mente di mettere in piedi un sito web o un negozio online: emergere dalla moltitudine e farsi notare un questo formicaio fatto di informazioni, dati, immagini e testi.

Ritorno alle basi

Come ottimizzare i contenuti esistenti o nascenti per distinguerli e farli emergere rispetto ad altri? Solitamente un professionista web o un’agenzia tireranno fuori il solito acronimo, trito e ritrito, vale a dire SEO, inglesismo che identifica l’ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca: se da un lato non si può negare che esistano delle buone pratiche per strutturare un sito in modo gradito al motore di ricerca, d’altro canto ritengo che si stia dando troppa importanza a questo tipo di ottimizzazione, dimenticando molto spesso che il motore di ricerca è un algoritmo, una macchina, ma i fruitori reali sono umani, vorrei dunque proporre il mio approccio alternativo che guarda al web come puro mezzo per comunicare tra esseri umani, approccio che ho definito HBO (Human Engine Optimization).

Partiamo dunque da questo approccio B2B (altro acronimo storpiato) che è l’abbreviazione in questo caso di Back to Basics: Creazione di contenuti ritornando alle basi della comunicazione ipertestuale e ipermediale per comunicare davvero, non sto parlando di strategia perchè darebbe l’idea di costruzione artificiale di un contenuto, il mio obiettivo è invece quello di creare, e con ciò non voglio sminuire le convezioni stilistiche e i grandi pubblicitari del passato e del presente, ma mi impegno ad infondere quello spirito creativo per rendere unici e dare un’anima ai contenuti.

Detto questo, la creazione dei contenuti secondo la mia visione è guidata da questi due assunti, vale a dire che la cosiddetta SEO non deve condizionare la creazione di un contenuto, è sicuramente un fattore che interviene ma bisogna tener presente che i fruitori veri sono esseri umani con un’anima (e un cuore).

Motori di ricerca, bullettin board, newsgroup e aggregatori offline

Il sentire comune dice che online e offline sono mondi opposti, diversi e quasi separati per definizione, ma cosa succede se sostituiamo il senso comune con un’alternativa?

Riflettiamo un attimo, il mondo della comunicazione offline non è po così diverso da quello online: hanno nomi diversi ma anche qui esistono forum (gruppi di appassionati, gruppi di lavoro specializzati ecc…), newsgroup, rappresentati egregiamente dal passaparola oppure, nella peggior forma, dai bar di paese dove si diffondono non solo notizie ma anche fake news e complotti.

Questi esempi per evidenziare che online ed offline si possono fondere, si possono creare alchimie e mix che potenziano e contaminano la comunicazione in entrambi i versi.

Prenota una chiacchierata!

 Qui puoi scegliere come contattarmi: la classica email, un messaggio su Whatsapp o una chiacchierata. A te la scelta!